TCC 2011 “final cut”

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In una giornata calda e stanca si è conclusa, con la finale alla “SASP”, questa sesta edizione del “TCC”.
Stravaccati sui materassi si respirava più un clima di vacanza visto che la tensione elettrica delle prime tappe era oramai sepolta. Un calendario sbilanciato fino alle porte della primavera ha fatto perdere per strada il “grosso” del popolo che agita questa manifestazione, facendo arrivare proprio alla tappa finale solo lo zoccolo duro e gli atleti interessati a conquistare un dignitoso posto in classifica. Anche questa edizione ha mantenuto alto il numero complessivo dei partecipanti (circa 250) con un grande successo nella categoria debuttanti e amatori. Nella categoria top, le nuove generazioni stanno spingendo fuori dalla parte alta della classifica i “vecchi leoni” del circuito, che stanchi arrugginiti e a volte annoiati comparivano alle competizioni come accompagnatori del proprio team.
Benché il successo numerico sia stato garantito, lo spettacolo delle finali Top di un paio di anni fa si è perso nell’inflazione dei calendari agonistici regionali. Se prima il Tcc attirava grossi nomi da buona parte del nord Italia e non solo, da un paio di anni a questa parte ha assunto caratteristiche regionali, limitando il confronto ad alti livelli come prima si poteva assistere. Benché questo abbia ridotto lo spettacolo, d’altro canto, ha consentito agli atleti emergenti di confrontarsi con i migliori della propria regione che spesso figurano ai vertici delle classifiche nazionali, traendone un forte stimolo. Proprio il nostro Team plus (+), formato per lo più da componenti che stanno sgomitando nel panorama nazionale, si è rodato ottimamente piazzando ben 5 atleti nei primi 10 della classifica finale maschile (3° Leo Gontero) e assicurandosi i primi 2 gradini del podio in quella femminile. La sorpresa maggiore è giunta proprio dal reparto femminile con Serena Rinaldi e Bianca Quercetti che sicuramente quest’anno faranno scintille anche in campo Nazionale ed apriranno la strada ad una altra giovane promettente del team : Martina Giorello, che già l’anno scorso ci stupì per la disinvoltura con cui si muoveva tra le pietre della val di Susa. Termina cosi questa prima fase agonistica che ha scaldato i motori delle nostre macchine da guerra. Da qui a qualche mese entreremo nel vivo della stagione agonistica internazionale e l’attesa è grande visto che, dopo un anno di assenza dalle scene, tornerà più avvelenato che mai l’artiglio del nostro elemento di punta: Gabriele “Belzebù” Moroni.

Ariurediffordis?

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